Sperimentazione di una metodologia di analisi semantica

(l’articolo fa parte del libro Self marketing per le professioni. Un percorso formativo per i talenti dell’alta formazione)

Tra gli oggetti presenti nell’ambiente domestico occidentale (opere d’arte, fotografie, libri, strumenti musicali, piante, ecc.), gli arredi sono quelli considerati più spesso come ‘speciali’, rilevanti, incaricati di costruire significati coerenti con i valori umani e sociali dei loro fruitori, che cercano riflessi di ciò che sono o vorrebbero essere.

Pertanto la definizione formale di un arredo domestico, che fa pure i conti con aspetti tecnologici e funzionali, dialoga principalmente con quegli elementi sensoriali che contribuiscono a generare la product experience e in particolare la sua componente semantica. La progettazione strategica dell’arredo domestico – la quale va dall’iniziale individuazione di temi chiave alla definizione di fondanti caratteristiche design-orienting – ha il compito di rendere intellettualmente significante la forma, ricorrendo a una prospettiva semiotica rivolta al contesto.

Il cuore della progettazione strategica è la fase interpretativa. Tuttavia, da quanto emerge nella pratica, essa non viene affrontata in modo ampiamente condiviso. Ogni art director ha il proprio criterio, che generalmente può essere considerato come “informato” o “basato sull’esperienza”. Nel primo caso si affida a un’analisi sistematica (sebbene personale) mentre nel secondo conta sull’esperienza soggettiva dell’interprete.

A dispetto di una diffusa arbitrarietà, sembra emergere il bisogno di una progettazione strategica strutturata su radici metodologiche più solide. I manager vedono già nella sistematizzazione del processo e nella minore centralità dell’individuo una positiva riduzione del rischio. Mentre occorre convincere gli art director che l’applicazione di una metodologia nella fase strategica non implica la sostituzione della creatività con criteri deterministici ma, al contrario, guida la stessa creatività verso un migliore rendimento.

La ricerca di dottorato, focalizzata sulla sfera interpretativa del progetto strategico, ha evidenziato limiti evidenti nella semiologia di matrice linguistica e ricostruisce una nuova metodologia allineandosi a un rinnovato interesse verso il dibattito pragmatista.
Per interiorizzare e sviluppare processi di innovazione è necessario che l’impresa si strutturi per «integrare al proprio interno le competenze di design, non solo con riferimento alle fasi di sviluppo esecutivo del prodotto, ma anche con riferimento al processo che porta a sviluppare traiettorie di innovazione e nuove soluzioni progettuali»*. Per quanto riguarda le imprese design-based, la progettazione strategica è normalmente affidata all’art direction, ovvero a quella funzione aziendale che indica la linea formale da attribuire a una certa gamma di prodotti e/o all ‘intero portfolio.

Il project work ha l’obiettivo generale di introdurre e sperimentare con l’art direction dell’azienda una nuova metodologia di analisi semantica, capace – si auspica – di rendere più sistematica ed efficace la progettazione strategica di linee di arredo domestico. L’apporto teorico si concretizzerà con l’integrazione della metodologia a un caso progettuale.

* A. Deserti (2007), Intorno al progetto: concretizzare l’innovazione, in F. Celaschi e A. Deserti, Design e innovazione. Strumenti e pratiche per la ricerca applicata, Carocci, Roma, p. 71.

[ vedi pubblicazione ]

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Info

Ruffa, F. (2015). Sperimentazione di una metodologia di analisi semantica nella progettazione strategica dell’arredo domestico (Engl. tr.: Field test of a methodology of semantic analysis in strategic design of domestic furniture). In V. Russo & M. Bustreo (Eds.), Self marketing per le professioni. Un percorso formativo per i talenti dell’alta formazione (pp.195-197). Milan, Italy: FrancoAngeli.
ISBN: 978-88-917-1018-5
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